lunedì 24 giugno 2013

Lancio di Torymus sinensis, in località "Mangiaterra - Ambele" di Cardeto

Sabato 18 Maggio u.s., in località "Mangiaterra - Ambele" di Cardeto è stato effettuato il primo lancio di Torymus sinensis, antagonista naturale del cinipide galligeno del castagno, l'insetto dell'ordine degli imenotteri originario della Cina, introdotto accidentalmente in Italia (Piemonte) nel 2002 e che in questi ultimi tre anni ha infestato pesantemente  i boschi di castagno della Calabria. Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu (Hymenoptera: Cynipidae) è un fitofago ed è considerato l’insetto più nocivo per il castagno a livello mondiale a causa del veloce deperimento delle piante che attacca. È detto galligeno perché induce la comparsa di ingrossamenti tondeggianti, detti galle, su germogli e foglie delle piante colpite in cui la sua larva compie il ciclo vitale. Oltre alla formazione delle galle, il cinipide causa anche l'arresto della crescita vegetativa e  una forte riduzione della fruttificazione. Negli ultimi anni gli attacchi del cinipide galligeno alle coltivazioni di castagno ubicate nei vasti territori montani stanno comportando, appunto, un’evidente riduzione della produzione con pesanti ricadute sotto l’aspetto economico e occupazionale del comparto. Una problematica molto seria che sta interessando, purtroppo, anche l’area montana del territorio di Cardeto. Il rilascio dell'antagonista è stato possibile grazie all'intervento del Consorzio Forestale dell'Aspromonte e del suo presidente, Francesco Fortugno, che ha aderito all'iniziativa denominata "Torymus per i Castagni Monumentali" promossa dalla Società GreenWood Service di Torino, finalizzata ad effettuare gratuitamente dei rilasci (100 femmine e 50 maschi) di Torymus sinensis sui 20 castagni più importanti d'Italia, veri e propri patriarchi che hanno accompagnato i nostri avi nei secoli passati. Il bosco di castagni ultracentenari della località "Mangiaterra - Ambele" di Cardeto, localizzato a circa 1.000 metri slm, ed in particolare il maestoso castagno denominato " ‘Livari" dell'età stimata di oltre 170 anni e con più di 2 metri di diametro, è riuscito ad entrare in graduatoria e a beneficiare del rilascio. Gli insetti, arrivati  giovedì 16 Maggio in apposita borsa termica da Torino, sono stati opportunamente custoditi in cella climatica da Elvira Castiglione, responsabile del  Laboratorio Entomologico "Emozione natura: un mondo di Insetti" e collaboratrice del Consorzio Forestale, che ha potuto anche riprendere e documentare le fasi del rilascio, la distribuzione degli insetti sulla pianta e la parassitizzazione dell'antagonista naturale la cui larva, una volta  formata all’interno della galla provocata dal cinipide, si nutre di quella dell’insetto aggressore, uccidendola. L'ubicazione della pianta, collocata in un territorio a forte vocazione castanicola, si ritiene in grado di assicurare, nel tempo, una diffusione naturale “dell’insetto utile” in areali più ampi già interessati dall’infestazione del cinipide. La distribuzione di Torymus, comunque, potrà dare i primi risultati quando il numero degli individui comincerà a salire;  ciò avverrà in maniera graduale nel corso dei prossimi anni. Il presidente Francesco Fortugno, nel ringraziare la Società GreenWood Service per l'inclusione in graduatoria del castagno, si è fatto promotore di una campagna di informazione della cittadinanza sulle buone pratiche per un efficace controllo di questo pericoloso parassita, al fine di ridurre i danni da esso provocati entro limiti accettabili. In particolare, sarà messo in evidenza che è assolutamente necessario non rimuovere dalle piante le galle, perché potenzialmente parassitizzate dall’insetto utile, che non si dovranno effettuare trattamenti chimici nei castagneti e che non bisognerà distruggere, bruciare o asportare il fogliame e gli scarti di potatura prima della fine di maggio del prossimo anno, in modo da non interferire in alcun modo con la presenza dell’antagonista e da  favorirne la più larga diffusione.

mercoledì 19 giugno 2013

AGGIORNAMENTO

Sono stati aggiornati nella sezione "L'ASSOCIAZIONE: LA BIBLIOTECA INTERATTIVA" i post "ELENCO LIBRI" e "ELENCO PER AUTORI".

Figli del Nilo - Wilbur Smith *
Il posto che cercavo - Nicholas Sparks  *
La pazienza del ragno - Andrea Camilleri  *
La ragazza con l'orecchino di perla - Tracy Chevalier *
L'uccello del sole - Wilbur Smith  *
Orgoglio e pregiudizi - Jane Austen  *
Oscar e la dama in rosa - Eric Emmanuel Schmitt  *
Privo di titolo - Andrea Camilleri  *
Zorro un eremita sul marciapiede - Margaret Mazzantini  *

* SI RINGRAZIA SAVERIA DENISI PER LA DONAZIONE ALLA "BIBLIOTECA INTERATTIVA" DEI TESTI SOPRAELENCATI.

domenica 9 giugno 2013

NEW POST

E' stato pubblicato nella sezione "CARDETO: LE ASSOCIAZIONI" il post "IL CORO PARROCCHIALE"

NEW POST

Sono stati inseriti nella sezione "PRODOTTI TIPICI E RICETTE" gli articoli "PRODOTTI TIPICI" e "GLI INSACCATI"

L'ASPROMONTE

Il nome Aspromonte, ben lungi dal trarre origine dalla sua conformazione naturale, deriva dal greco aspros, bianco.
Secondo una leggenda, la montagna era dimora della Sibilla che aveva anticipato ai reggini la venuta di Gesù Cristo, ma si crede anche che fosse stata scelta come rifugio da San Silvestro Papa perseguitato dai Romani, fino a quando non guarì l'imperatore Costantino dalla lebbra. Proprio dopo questo prodigio avvenne la "donazione di Costantino" storicamente contestata, con la quale l'imperatore lasciava l'impero d'Occidente alla Chiesa di Roma, tenendo per se quello d'Oriente. 
La montagna fece da sfondo allo scontro tra il re saraceno Angolante e Carlo Magno, evento narrato nella Chanson d'Aspremont il cui autore, durante gli anni della preparazione della terza Crociata, avrebbe composto l'opera proprio da queste parti. Si da per certo che durante l'inverno del 1190 i soldati di Riccardo Cuor di Leone e di Filippo Augusto, in attesa di partire per la Guerra Santa, avessero ascoltato la Chanson dalla sua viva voce nella città di Messina. Nel corso dei secoli su questi monti avvennero molti fatti rilevanti, e per particolare conformazione del territorio, con zone praticamente inaccessibili, gole, dirupi e fitta vegetazione, fu rifugio e nascondiglio sicuro per briganti e ogni sorta di fuorilegge.
Il Parco Nazionale dell'Aspromonte racchiude il margine meridionale della penisola: un lembo di territorio che rappresenta quasi un'isola che sorge improvvisa e imponente tra lo Jonio e il Tirreno. Il Montalto, con i suoi 1955 m s.l.m. è la cima più elevata, e domina tutto il paesaggio circostante, permettendo, nelle giornate più limpide, di godere di un panorama unico: lo Stretto di Messina con la costa siciliana, la mole imponente dell'Etna e il profilo delle isole Eolie.
Il substrato del massiccio è formato prevalentemente da rocce cristalline, mentre alle quote più basse si trovano rocce sedimentarie.
L'aspetto più interessante del paesaggio è la sua varietà. Più aspro e selvaggio il versante jonico, più dolce quello tirrenico, in un continuo susseguirsi di pianori, valloni, pendii scoscesi, forte e ampi letti ciottolosi di fiumare. Questo fa sì che in un ambito ristretto si avvicendino una grande quantità di ambienti, determinati dalla natura del suolo, dall'esposizione e dal microclima. Così, alle quote più elevate il faggio si mescola all'abete e al pino nero, mentre a quelle più basse i trovano castagneti e lecceti, arbusteti e praterie, unitamente alla macchia mediterranea con foreste relitte a ginepro. Lungo i corsi d'acqua si localizzano foreste ripali a ontan, salice, pioppo e lungo il corso di alcuni fiumi so costituiscono ambienti rivulari ricchi in specie endemiche e rare per l'Aspromonte. Laddove le rocce sono impermeabili, si hanno aree umide molto particolari, come ad esempio le torbiere. Alcuni valloni ospitano importantissime popolazioni di Woodwardia radicans, una felce relitto del Terziario presente nel bacino del Mediterraneo con popolazioni fortemente disgiunte. Per quanto riguarda la fauna, simile a quella del resto dell'Appennino, meritano di essere ricordati la rara aquila del Bonelli e il driomio, un roditore attualmente nato in Italia solo nelle faggete calabresi e lucane e nelle Alpi nord-orientali.

Reggio Calabria e la sua provincia. Itinerari tra arte, storia e natura. 2008

mercoledì 5 giugno 2013

SPORTELLO DEL CITTADINO

Vi aspettiamo anche oggi allo "Sportello del Cittadino" 
Palazzo comunale Piazza Felice Romeo
8:30 - 12:30