Proseguono i disservizi dell’Atam a Cardeto
FONTE: strill.it

Ogni giorno i viaggiatori - ed i poveri autisti - si ritrovano ad assistere inermi ai continui guasti delle vetture che, quando va bene, si fermano a metà strada (per mancanza di benzina, ovviamente). Nell’ultimo mese, però, si è visto di tutto: incidenti, freni usurati, testate bruciate, ruote scoppiate. Un degrado assoluto. Da ultimo ieri, giorno 18 marzo:
- Corsa delle 6:30: partenza (presunta) da Cardeto Centro. L’autobus subisce il primo guasto che lo costringe a fermarsi e a chiamare un altro vettore che lo sostituisca.
- Corsa delle 18:30: partenza da Reggio per Cardeto. Oltrepassato San Salvatore, scoppia una ruota posteriore. Il fumo invade il veicolo. I pendolari sono terrorizzati.
E pensare che la Regione Calabria ha recentemente stanziato dei fondi a sostegno del trasporto pubblico locale, proprio quel trasporto pubblico che, ad oggi, sembra quasi inesistente. Specialmente a Cardeto, dove i pendolari hanno subito dei tagli che si aggiungono allo già scarso numero di corse. In particolare, clamoroso è il disagio dagli stessi subito in relazione al mancato svolgimento della corsa in partenza da Piazza Garibaldi alle ore 13.30, costringendo così gli studenti a prendere l’autobus successivo delle 14.15. Più di tre quarti d’ora d’attesa. E pensare che nelle altre città italiane ci sono persino i display che segnalano, nelle fermate, gli autobus in viaggio ed il loro eventuale ritardo. Praticamente un miraggio. Nell’epoca della “spending review”, i viaggiatori si auspicano che le risorse stanziate siano impiegate innanzitutto per la messa in sicurezza degli autobus e per rafforzare i collegamenti ad oggi esistenti. Per una città già sofferente come Reggio Calabria non si può praticare l’austerità dei trasporti, perché il trasporto pubblico è un diritto essenziale, non dimentichiamocelo.
Antonella Macheda e Sonia Romeo
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