domenica 31 marzo 2013

AUGURI DI BUONA PASQUA


PASQUA: PASSAGGIO DALLA MORTE ALLA VITA
“Se non ti senti di scalare il Sinai
o altri Olimpi,
cerca di salire su un’umile scala di tre gradini
e sosta dove il tuo cuore trova Pace.
Nel primo gradino c’è scritto: “Non fare del male”.
Nel secondo: “Fa’ del bene”.
Nell’ultimo: “Ama”.

L’anelito alla pace, alla bontà e all’amore, connaturato all’essere umano, è oggi quanto mai più sentito ed urgente e rischia di essere soffocato nella tempesta di superficialità, individualismo, egoismo e violenza in cui purtroppo è immersa la società odierna. “Oggi la gente è affamata d’amore e l’amore è la sola risposta alla solitudine e alla povertà … la gente soffre di terribile disperazione, terribile odio, perché si sente indesiderata … ha dimenticato come si fa a sorridere … ha dimenticato la bellezza del tocco umano, ha dimenticato cos’è l’amore degli uomini”, scrive Madre Teresa in una delle sue profonde riflessioni che scaturiscono dall’osservazione attenta delle persone, dai cui occhi traspare un disperato bisogno d’amore. Ma come il sole illumina ogni giorno la Terra, così anche l’amore di Dio con i suoi raggi del rispetto, della solidarietà, della generosità, della fratellanza e della serenità, raggiunge tutti indistintamente: sta a noi aprire le finestre del nostro cuore per poterlo accogliere e per poterlo riversare reciprocamente sugli altri.
Solo in tal modo si può sperare in una rinascita dell’uomo, in un passaggio dal male al bene, dalla schiavitù alla libertà, dall’odio all’amore, dalla morte alla resurrezione, che si realizza accogliendo l’annuncio di salvezza della Pasqua.
La parola “Pasqua” è una traslitterazione dell’aramaico “pasha” e corrisponde al termine ebraico “pesah”, che letteralmente significa passaggio: mentre la Pasqua del popolo ebraico  corrisponde al passaggio dalla schiavitù dell’Egitto alla libertà della Terra Promessa, la Pasqua di Cristo è il passaggio dalla sua morte alla sua Resurrezione. La Pasqua del cristiano è quindi il passaggio dalla schiavitù del peccato alla vita nella grazia, dall’individualismo alla comunione, dall’egoismo all’amore, alla luce di una profonda conversione incentrata sulla misericordia e sul perdono.
Oggi, paradossalmente, nell’epoca del “tutto e subito”, le persone sono povere e infelici perché corrono dietro a chimere che, a un’attenta analisi, si rivelano prive di fondamenti: la gente crede di essere libera, quando invece è schiava del consumismo;  crede di essere ricca, quando invece è povera di valori; crede di essere unita, quando invece  è divisa dall’odio, dalla superbia e dalla prepotenza; crede di essere potente, quando invece non ha il coraggio di dire la verità; crede di essere discreta, quando invece calpesta la vita altrui con critiche e pregiudizi; crede di essere superiore agli altri, quando invece è corrosa dall’invidia.
In una società in cui si afferma prepotentemente una concezione materialistica della vita, è necessario ridare alla Pasqua la sua autenticità e la sua purezza evangelica che, accolti con umiltà, possano soddisfare gli uomini affamati d’amore e assetati di verità.

“Se tu credi che un sorriso è più forte di un’arma,
se tu credi alla forza di una mano tesa,
se tu credi che ciò che riunisce gli uomini è più forte di ciò che li divide,
se tu credi che essere diversi è una ricchezza e non un pericolo,
… se lo sguardo di un bambino disarma ancora il tuo cuore,
se tu sai gioire della gioia del tuo vicino,
… se l’ingiustizia che colpisce gli altri ti rivolta come quella che subisci tu,
se per te lo straniero che incontri è un fratello,
se tu sai donare gratuitamente un po’ del tuo tempo per amore,
se tu dividi il tuo pane e sai aggiungere ad esso un pezzo del tuo cuore,
… se tu credi che il perdono ha più valore della vendetta,
… se tu sai accogliere il misero con dolcezza,
se tu sai accogliere e accettare un fare diverso dal tuo,
se tu credi che la pace è possibile, allora …
LA PACE VERRA’ ”. (Charles de Foucauld)

Nonostante la crisi di valori, le guerre e le discordie, il messaggio di salvezza viene accolto da tutti coloro che, con fatica e operosità, mossi da una profonda conversione interiore, si impegnano per superare le ingiustizie, per rinnovare la società e per garantire condizioni di vita più dignitose. Questi piccoli gesti di solidarietà, che affiorano nel tran tran della vita quotidiana, sono il riflesso di una esistenza vissuta all’insegna degli autentici valori pasquali. “Buona Pasqua”, quindi, è l’augurio che suggella un patto di fratellanza; è la volontà a contribuire nella realizzazione di un mondo migliore; è l’impegno a promuovere e difendere la dignità e la vita umana.

Buona Pasqua a tutti!

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